L’esportazione dei macchinari industriali nei paesi all’interno dell’Unione Europea richiede una sola condizione: la presenza del marchio CE.

Il marchio CE, infatti, segnala che la macchina è stata costruita secondo i parametri della Direttiva Macchine 2006/42/CE, condivisa e adottata da tutti i produttori europei, e pertanto segue le prescrizioni in merito alla valutazione del rischio e ha sostenuto tutti i controlli necessari per la messa in commercio. 

Ma cosa succede quando si tenta di allargare il bacino di vendita in paesi che non fanno parte dell’Unione Europea? 

Le condizioni sono spesso molto diverse ed è necessario conoscere le regole di importazione dei macchinari per uso industriale delle diverse nazioni, in modo da poter ottenere quei documenti utili a un lascia passare senza rallentamenti né ostacoli.

In questo articolo parleremo di come esportare macchinari negli Stati Uniti, quali sono le regole e la documentazione necessaria da presentare all’acquirente per poter vendere le macchine di produzione europea oltre oceano.

Esportare macchinari negli USA

Gli Stati Uniti sono una destinazione sempre attuale per i fabbricanti di macchinari europei. Importare macchinari negli USA, però, non è così semplice. Il fabbricante può ricorrere a due vie:

  • l’ottenimento di un marchio specifico rilasciato dall’istituto NRTL (Nationally Recognized Testing Laboratory) di riferimento;
  • l’importazione senza marchio suddetto, possibile però solo dopo l’esecuzione di test di controllo relativi alle norme di sicurezza statunitensi e locali. 

Marchio UL, norme NRTL, ente OSHA

A differenza del marchio CE, negli Stati Uniti esistono più marchi che certificano la sicurezza del macchinario. Il più noto è il marchio UL, ma esistono anche attestazioni minori che seguono norme di altro tipo, quali ASME, IEEE, ISA, NEMA, NFPA.

Chi rilascia queste attestazioni? Negli Stati Uniti gli uffici addetti al rilascio dei marchi di sicurezza sono i NRTL, laboratori di test di efficacia sulla sicurezza riconosciuti a livello nazionale. 

Ogni NRTL ha una sua specifica categoria di prodotto da testare. Il primo passo, quindi, è quello di coordinarsi con gli uffici statunitensi e capire a quale ente rivolgersi.

Tutti gli uffici NRTL fanno capo a un’organizzazione che prende il nome di Occupational Safety and Health Administration (OSHA). Questo ente si occupa, nello specifico, di verificare che i parametri del macchinario corrispondano a quelli delle norme NRTL di riferimento in merito alla sicurezza sul lavoro.

Tali norme differiscono a livello federale, quindi sono armonizzate per l’intero territorio statunitense, ma possono avere anche delle piccole diversità a livello locale, in ognuno degli stati che compongono il territorio. 

L’assistenza in loco, quindi, è fondamentale per orientarsi tra le varie normative presenti e ottenere l’autorizzazione al commercio per i macchinari prodotti fuori dagli Stati Uniti.

Si possono esportare macchine senza certificazione UL o simile?

Negli Stati Uniti è possibile importare macchine senza certificazione UL, ma la situazione potrebbe complicarsi poiché resta comunque l’obbligo per il datore di lavoro o l’importatore di garantire ai propri operatori la massima sicurezza durante l’uso del macchinario.

Il marchio CE non ha alcun valore negli USA. Anche se in Italia e in Europa la macchina è marchiata CE, ciò non significa che per gli Stati Uniti i requisiti di sicurezza siano rispettati. 

Inoltre, a differenza dei fabbricanti italiani che possono apporre il marchio CE attraverso un’autovalutazione, la sicurezza delle macchine negli Stati Uniti è certificata solo dai responsabili NRTL che eseguono test di verifica sui prodotti prima di dare l’ok per l’utilizzo. 

Si intuisce bene la non obbligatorietà del marchio UL e simili non si traduce in un “liberi tutti!”, anzi. Gli enti di controllo sono molto severi e attenti negli Stati Uniti, e i test che vengono eseguiti ne sono la prova .

In assenza di marchio UL, quindi, il fabbricante deve provvedere ad assicurarsi che al momento del test i responsabili degli NRTL trovino una perfetta concordanza con le norme vigenti sia a livello federale che locale.

Per conoscere questi obblighi, il fabbricante può collaborare direttamente con il cliente e apprendere da lui tutte le nozioni utili a costruire un macchinario che rispetti le norme.

Particolare attenzione è prestata agli impianti elettrici. La conformità degli impianti elettrici cambia a livello locale, ed è prescritta dal National Electrial Code (NEC), una serie di norme che regolano per l’appunto la rispondenza degli impianti alle regole vigenti. 

Il NEC è una legge unica, ma si declina a livello del singolo stato in diversi modi. Per conoscere l’attuale legislazione del NEC in vigore nello stato specifico, ci si può rivolgere a un consulente locale o consultare il CodeFinder disponibile sul sito ufficiale. 

La verifica sulla conformità del NEC al macchinario è eseguita da un altro ente, denominato Authority Having Jurisdiction (AHJ). Si tratta di società di consulenza locali autorizzate al controllo sul macchinario per quanto riguarda l’impianto elettrico e al rilascio dei documenti che ne certificano la conformità.

Field evaluation: la valutazione direttamente sul campo

Esiste ancora un’altra possibilità di ottenere il consenso al commercio di un macchinario, che si rilascia solitamente quando la sua costruzione termina in territorio americano. 

Si tratta della Field Evaluation, ossia valutazione sul campo, che consente di controllare il funzionamento della macchina in maniera diretta, prima di rilasciare qualunque certificazione.

Questo metodo è utilizzato soprattutto per le macchine fuoriserie o prodotte su richiesta del cliente, in via esclusiva. Si tratta di una soluzione molto pratica, che snellisce la burocrazia degli altri due metodi finora illustrati e potrebbe dare il via libera alla vendita e all’uso dei macchinari in poco tempo. 

Per la valutazione dei macchinari ci si avvale ancora degli enti AHJ, responsabili dei test e delle valutazioni. Se i test hanno successo, l’ente NRTL appone il marchio “Field Evaluated Product” sul macchinario.