All’interno della Direttiva Macchine, il documento condiviso a livello europeo per la produzione e la commercializzazione di macchine industriali, esiste una sezione specifica relativa all’isolamento delle fonti di energia pericolose del macchinario.

Con “energia pericolosa” si intende quel tipo di energia, elettrica, idraulica o di altra origine, che potrebbe causare danni permanenti e gravi per la salute dell’uomo. 

Non si tratta quindi solo di una scarica elettrica, ma anche dell’energia che improvvisamente può attivare una parte del macchinario durante l’intervento di manutenzione dell’operatore.

Molti incidenti sul lavoro sono purtroppo causati proprio da un mancato isolamento di energia pericolosa su parti specifiche del macchinario, nonostante il punto 1.6.3 della Direttiva Macchine che richiede quanto segue: 

“La macchina deve essere munita di dispositivi che consentono di isolarla da ciascuna delle sue fonti di alimentazione di energia. Tali dispositivi devono essere identificati chiaramente. Devono poter essere bloccati, qualora la riconnessione rischi di presentare un pericolo per le persone. I dispositivi devono inoltre poter essere bloccati nel caso in cui l’operatore non possa verificare l’effettivo costante isolamento da tutte le posizioni cui ha accesso.”

Come si fa a isolare una fonte energetica all’interno di un macchinario? 

Il metodo più diffuso e sicuro per farlo, a oggi, è il Lock Out-Tag Out (LO.TO), che permette, attraverso diversi step, di aumentare la sicurezza del macchinario e di isolare efficacemente le singole fonti di energia presenti al suo interno.

Lock-out tag-out: significato

La procedura lock-out tag-out si rivela importante soprattutto durante i momenti di manutenzione del macchinario, quando la parte della macchina in via di riparazione deve essere isolata in maniera sicura per evitare incidenti all’operatore che esegue la manutenzione.

Analizziamo nello specifico le due parole che compongono il nome di questa procedura:

  • lock-out: consiste nella fase di isolamento della fonte energetica, attraverso l’apposizione di un apposito lucchetto che blocca la sorgente di alimentazione;
  • tag-out: sul lucchetto viene applicata un’etichetta che riporta il nome dell’operatore che ha chiuso la fonte di alimentazione e il motivo per cui ha isolato l’energia.

Perché il metodo lock-out tag-out funziona? Non soltanto perché il lucchetto blocca l’energia in entrata nella sezione del macchinario su cui operare, ma soprattutto perché la chiave di quel lucchetto è di uso esclusivo dello stesso operatore di manutenzione.

In altre parole: quel lucchetto può essere rimosso solo da chi sta effettuando la manutenzione, la stessa persona che ha lasciato la sua etichetta. Nessun altro può rimuovere il lucchetto e sbloccare la sorgente di energia: l’operatore è quindi al sicuro da avviamenti non controllati.

Quando si opera contemporaneamente su più parti di un macchinario, con interventi da parte di più manutentori, ognuno di essi ha il proprio lucchetto con la propria etichetta.

In questo modo si può riattivare esclusivamente la fonte energetica relativa alla parte del macchinario su cui si sta operando. Gli altri colleghi dovranno fare altrettanto, rimuovendo i lucchetti, quando termineranno la loro manutenzione.

Lock-out tag-out: procedura

La procedura di blocco delle fonti di energia tramite lucchetto ed etichetta è ben regolata dalla norma UNI EN ISO 14118, alla quale si può fare riferimento anche per tracciare le linee guida per il funzionamento di LO.TO. all’interno del manuale d’uso e di manutenzione.

Questo requisito entra nel dettaglio della prevenzione dell’avviamento inatteso attraverso la formulazione di quattro step:

  • sezionamento delle energie pericolose;
  • blocco mediante lucchetti;
  • controllo delle energie residue; 
  • verifica dell’assenza di energie residue.

Sezionamento delle energie pericolose

Ogni fonte di energia pericolosa presente sul macchinario deve possedere un sezionatore, ossia un sistema di isolamento “attorno” alla sorgente

Quali possono essere i sezionatori? Un rubinetto che chiude il flusso, ad esempio, o un interruttore che blocca il passaggio di energia elettrica aprendo il circuito.

Il sezionatore ha quindi il ruolo di chiudere fisicamente il flusso di energia.

Blocco mediante lucchetti

Per poter chiudere fisicamente il flusso di energia, ogni sezionatore deve essere a sua volta azionato da un sistema esterno.

Questo sistema è proprio quello dei lucchetti, che vengono inseriti nel sezionatore per attivarlo e, di conseguenza, per bloccare la trasmissione di energia verso la parte del macchinario interessata.

Ogni sezionatore ha un suo lucchetto. Ogni lucchetto è di uso esclusivo di un operatore di manutenzione.

Lo sottolineiamo proprio perché qui risiede la possibilità di isolare parti di un macchinario ed eseguire la manutenzione in maniera sicura.

Il lucchetto che blocca la trasmissione di energia su una lama può essere tolto solo da chi sta lavorando proprio sulla lama, per esempio. Così si evitano partenze improvvise e avvii non preventivati che mettono in pericolo la salute e la vita del manutentore.

Lo stesso principio si può applicare su interventi di manutenzione contemporanei nella stessa zona del macchinario. Se un operaio sta riparando parte di una sezione, bloccata con il suo lucchetto, l’altro operaio può riattivare la sua parte di macchinario senza rischi per il collega vicino.

Controllo delle energie residue 

Una delle parti più delicate e, purtroppo, più frequenti come causa di incidenti sul luogo di lavoro, è la presenza di energie residue non bloccate dai sezionatori..

Sono un esempio i residui di gas nei tubi, la pressione residua, elementi elastici come le molle e cariche elettriche accumulate.

A differenza di quanto si possa pensare, queste energie non sono del tutto imprevedibili. Anzi, tutt’altro: il fabbricante del macchinario le può (e le deve) evidenziare durante i test di prova per poterli poi inserire nel manuale di istruzioni.

L’operatore di macchina può così liberare le energie residue attraverso dissipazione o contenimento, in maniera controllata, seguendo le istruzioni presenti nel manuale d’uso.

Verifica dell’assenza di energie residue

L’ultimo step è diretta conseguenza di quello precedente. Prima di riavviare il macchinario, è indispensabile controllare che le energie residue siano state effettivamente tutte dissipate. 

Come si può effettuare questo controllo? Dipende sempre dal tipo di energia da contenere e dal macchinario, e l’unico che può dare queste informazioni è il produttore attraverso il manuale di istruzioni.

Lock-out tag-out nel manuale d’uso

Il manuale d’uso e di manutenzione di un macchinario è il documento più importante per l’operatore di macchina, che ha così accesso non solo alle informazioni sul funzionamento corretto, ma anche alle istruzioni per la messa in sicurezza del macchinario sotto ogni circostanza d’uso.

Per quanto riguarda la procedura LO.TO., nel libretto di istruzione devono essere indicati: 

  • dove sono i sezionatori;
  • prescrivere il blocco dei sezionatori tramite lucchetti;
  • descrivere dove sono le energie residue e come contenerle;
  • spiegare come e con quali strumenti controllare l’assenza delle energie residue.